Nome
Ho scelto di raggruppare alcuni tipi di coltelli con manico in legno che venivano costruiti a partire almeno dalla seconda metà del 1800 a Scarperia.
Attualmente ad alcuni di questi modelli vengono attribuiti nomi che si riferiscono alla forma del manico. “Scarpetta di Scarperia“, “Birillo” ecc. Non so se questi nomi o altri fossero utilizzati anche in passato.
Descrizione
Si tratta di coltelli di struttura molto semplice: un manico in legno di bosso con una semplice fascetta in ferro ed una lama.
Il legno utilizzato per costruire i manici, a Scarperia, era tradizionalmente il Bosso. Le forme del manico sono variabili, ci sono tuttavia alcuni dettagli di lavorazione che si ripropongono quasi sempre e che permettono immediatamente di attribuire i coltelli al centro toscano:
La linea generale sfilata; le trame degli intagli; la fascetta a sezione circolare, spesso alta; la sagoma del calcagno del manico; la presenza sul dorso del manico di intagli funzionali al miglioramento della presa…
I coltelli con manico in legno di Scarperia non sono dotati di molla, la lama appoggia in posizione aperta sulla fascetta, senza sistemi di blocco.
Le lame di questi coltelli, sono quasi sempre di basso spessore e senza molature a creare le cosiddette pianelle. Le forme si possono ricondurre a due tipologie principali: lame a foglia di olivo, ed a scimitarra.
Le finiture, sia del manico che della lama, sono piuttosto grezze, con l’eccezione dei coltelli cosiddetti “da donna”, che ho scelto di trattare a parte, meno comuni e con lavorazioni più accurate.
Un altro gruppo di coltelli con manico in legno che tratto separatamente, è quello degli esemplari in stile sardo.
Ritengo, in base ai coltelli che ho avuto modo di vedere, che nel centro toscano non venissero realizzati manici con l’ausilio del tornio. Anche quando ho osservato manici con lavorazioni circolari, ho sempre riscontrato delle irregolarità che non si notano mai su oggetti torniti. Il tornio, del resto, non era presente nella dotazione classica di attrezzi normalmente usati nei laboratori di Scarperia.
Molti coltelli con manico in legno lavorato al tornio, che potevano essere attribuiti alla produzione di Scarperia, risultano invece tipici della produzione austriaca di Ternberg, dove sono chiamati Taschenfeitel.
Utilizzo
L’assenza della molla e gli intagli realizzati senza badare troppo alla regolarità delle trame, suggeriscono che questi coltelli di fascia economica fossero probabilmente destinati principalmente agli agricoltori della zona.
Epoca e centri di produzione conosciuti
I coltelli qui descritti venivano costruiti a Scarperia sicuramente nella seconda metà del 1800, ma è plausibile che siano stati prodotti già in periodi precedenti.
I coltelli di Scarperia con manico in legno possono essere considerati nella produzione arcaica del centro toscano e, seppur marginalmente, nella produzione “a catalogo” iniziata alla fine dal 1800. Lo spazio riservato a questi modelli nei cataloghi diminuisce infatti progressivamente nei primi decenni del 1900.
Negli esemplari più antichi, forse perché in assenza del vincolo imposto dalla rappresentazione del catalogo, si riscontra una maggiore varietà di forme e lavorazioni.
Alcune tra le punzonature note
- SCARPERIA – Alcuni coltelli presentano una punzonatura generica con riferimento alla località di produzione
- NESSUN PUNZONE – La maggior parte dei coltelli di Scarperia con manico in legno non riporta su manico e lama segni identificativi del produttore
Per saperne di più
Luciano Salvatici, I coltelli di Scarperia, Centro di Ricerca e Documentazione sull’Artigianato dei Ferri Taglienti Scarperia, 1992, pagg 90-93, 121-123.
ho un vecchio cltello di scarperia, manico a forma di stivale, sulla lama ha però un segno che sembra una foglia seghettata , può essere un punzono ?
Ciao Siro, direi di sì.