Nome
Il nome Vernantin riporta direttamente al principale centro di produzione: Vernante, in provincia di Cuneo
Descrizione
Un coltello prodotto in diverse versioni e misure. Esistono esemplari molto piccoli, lunghi da aperti una decina di centimetri e coltelli più grandi, che arrivano a circa 25 centimetri.
Il coltello ha una struttura molto semplice ed essenziale: un manico in un unico pezzo, in corno di vacca o in legno di bosso, dalle linee abbastanza dritte ed una lama che ruota libera sul perno. Non ci sono molle.
La struttura del manico è semplicissima, in quanto si tratta di un unico blocco di materiale con la fenditura per accogliere la lama e niente più. Sul dorso, appena dietro al perno di rotazione ed in continuità con il taglio, è presente una depressione che ha la funzione di accogliere una parte della lama, in apertura.
La lama conformata a scimitarra o a foglia, presenta sul dorso, al tallone, una porzione allargata, simile ad un bottone, chiamato localmente “broca” che ha la funzione, entrando nella depressione sul manico descritta sopra, di arrestare la rotazione in apertura. Non ci sono blocchi lama in chiusura. La lama si mantiene ferma spingendo semplicemente con il pollice sulla broka.
Questo sistema ormai relegato all’area alpina occidentale, era utilizzato, nei secoli passati, anche in altre zone.
Utilizzo
È un coltello da lavoro semplice e robusto adatto ai lavori delle aree rurali e di montagna.
Epoca e centri di produzione conosciuti
Alcune tra le punzonature note
- MAURO VERNANTE
- VALLAURI VERNANTE
- MARRO VERNANTE
- MICHELE VERNANTE
- DALMASSO VERNANTE
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