Nome
Non conosco un nome specifico per questo coltello. La forma e la struttura sono tuttavia molto simili a quelle dei coltelli successivamente identificati come Zuava o “alla Zuava” prodotti a Frosolone, Maniago e Scarperia, che proprio a questo modello potrebbero essere ispirati.
Descrizione
Un coltello di dimensioni medie. Gli esemplari più comuni sono lunghi, da aperti, dai 15 ai 25 cm.
Il manico, piuttosto fine e conformato ad arco, ha struttura metallica, ed è costituito da due sottili piastre di ferro alle quali sono applicate guancette in osso, corno, avorio o tartaruga.
Due coppie di placchette metalliche collegate alle piastre, sporgono nella parte alta, in corrispondenza del perno di rotazione della lama ed in quella bassa.
In alcuni esemplari le piastre e le guancette del manico sono lavorate finemente a traforo.
La molla è del tipo semplice, senza meccanismi di blocco in apertura.
La lama è, come il manico, abbastanza sottile e conformata a scimitarra.
Il punzone dell’artigiano, solitamente le iniziali. si trova impresso sulla lama o in diversi esemplari, fatto abbastanza inusuale, sulla testina metallica in prossimità del perno di rotazione.
Utilizzo
È un coltello che, per la struttura non particolarmente massiccia e per la scelta dei materiali pregiati, non sembra destinato in forma prioritaria a lavori gravosi di campagna o legati alla pastorizia.
Epoca e centri di produzione conosciuti
Il coltello è stato prodotto per tutto il corso del XIX secolo e probabilmente fino ai primi decenni del secolo successivo dagli artigiani di Campobasso, che potrebbero aver preso spunto da coltelli francesi. Non conosco produzioni precedenti o successive.
Coltelli con forme molto simili sono stati prodotti nella vicina Frosolone, e riportano sulle lame i marchi degli artigiani del luogo. Alcuni appassionati e studiosi frosolonesi sostengono inoltre che gli esemplari di questa tipologia, almeno per quanto riguarda le produzioni più semplici, senza lavorazioni a traforo, fossero fabbricati a Frosolone e solamente commercializzati con i marchi degli artigiani di Campobasso.
E’ un tesi da considerare. In molte occasioni tra centri diversi, vicini e lontani. si sono create situazioni di produzione conto terzi, fornitura di componenti, trasferimenti di lavoranti esperti in particolari attività.
Il marchio apposto sulla lama non sempre racconta la storia completa dell’origine e della produzione del coltello.
Alcune tra le punzonature note
- FF – Francesco Foresta, attivo a Campobasso nei primi decenni del 1800
- FDI – Francesco Di Iorio
- GV – Gennaro Villani
- MDT – …Di Toro
- BT – Bartolomeo Terzano, 1823-1877. Lo stesso punzone è stato usato nei decenni successivi dai figli che hanno proseguito l’attività.
Per saperne di più
Non ho trovato pubblicazioni dedicate o in cui sia citato questo modello. I nomi di alcuni degli artigiani che lo fabbricavano compaiono nei documenti contemporanei all’epoca di produzione, in riferimento alla partecipazione a mostre ed esposizioni.
Ringraziamenti
Grazie a Paolo Aldighieri per le informazioni fornite sul modello e sugli artigiani. Un ringraziamento anche ad Alessandro Zizzi per l’immagine del coltello punzonato BT.
1 thought on “Coltello di Campobasso Tipo Zuava”